Il parkour: lo pratica Gregor dei WebTV BoyZ. Già, ma cos’è?

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GifTra i WebTV BoyZ, coprotagonisti de L’enigma di Gaia (e protagonisti assoluti dell’altro mio libro Acqua tagliente), ce n’è uno, di nome Gregor, che pratica uno sport acrobatico tanto nuovo quanto strano: il parkour (o free running, come lo chiamano in America). In pratica si potrebbe definirlo una sorta di skateboard… senza skateboard! Quando ne sentii parlare per la prima volta, rimasi folgorato: mi sembrava una sorta di rivincita degli abitanti di quelle specie di Blob di cemento e catrame che le nostre città stanno diventando, un’occasione dei ragazzi delle periferie di riaffermare la propria umanità e la propria inventiva in quartieri privi di spazi verdi o campi sportivi. Il tutto grazie a una disciplina che pare soprattutto una filosofia di vita, praticabile anche dai giovani meno abbienti perché non richiede attrezzature costose, ma solo un paio di scarpe da ginnastica.
Non so quanto siate riusciti a immaginarvelo leggendo il libro, ma grazie a Internet posso mostrarvi delle foto o filmati tratti dai siti più famosi dei traceur (tracciatori, come si fanno chiamare i praticanti di tale sport). In fondo a questa pagina potrete trovare i link a quei siti, ma nel frattempo vi incollo un paio di articoli reperiti su Internet.
Buona lettura e, nel caso voleste cimentarvi, attenti a non esagerare con le acrobazie: usate le opportune protezioni e, per favore, non mettetevi a saltare dai tetti. Quello lasciatelo fare agli stunt-men e ai loro trucchi cinematofrafici!

Niente è meglio di un bel filmato per rendere l’idea:

Come imparare? Questo filmato può costituire il primo passo:

CODICE DEONTOLOGICO
Ogni membro della Free Fall Family:
1) si tiene sempre in forma atletica
2) studia i fondamenti del parkour
3) cerca sempre di saltare insieme agli altri membri della family
4) cerca di diffondere il parkour tramite il coinvolgimento di altri ragazzi
5) si assume la responsabilità delle proprie azioni
6) evita atteggiamenti che potrebbero comportare rischi per la comunità
7) rispetta gli spazi dove pratica il parkour
8) rispetta gli altri traceur

Cos’è il parkour?
Il parkour è l’arte del Camminatamovimento in cui praticanti (detti anche ‘traceur’) usano le strutture della città ( muretti, scalinate, passamano…) per creare una nuova ed interessante modalità di spostamento nello spazio. Comprende correre, saltare, volteggiare e arrampicarsi per superare questi ostacoli cercando di fare tutto ciò nella maniera più fluida possibile. Per le persone che non hanno famigliarità con il parkour l’immagine che gli possiamo dare è un miscuglio tra Matrix, Spiderman e i film di arti marziali per quanto riguarda la tipologia di movimento, ma senza l’aiuto degli effetti speciali cinematografici. Superando queste immagini il parkour è una profonda disciplina dove all’inizio si provano singolarmente i movimenti da compiere e man mano, con il passare del tempo e il migliorare delle capacità, ci si ritrova automaticamente a collegare i movimenti tra loro raggiungendo così la meta di un’unica corsa fluida senza esitazioni.

Dove e quando è nato?
Il parkour è nato e si è sviluppato negli anni ’80 a Lisse, in Francia. Cominciò con un gruppo di ragazzini ‘agitati’ ma poi assunse un aspetto impegnato cheSalto in lungo fu adattato ad un percorso a ostacoli di tipo militare. Una volta cresciuti quei ragazzini continuarono a praticare e sviluppare la loro arte. Due dei più promettenti di quel gruppo erano Sebastien Foucan e David Belle, ma molti articoli di giornale, alcuni siti web e un gran numero di praticanti ignorano totalmente che l’arte fu formata e incrementata da un numero maggiore di persone. Tra quelle che aggiunsero la loro influenza citiamo Yahn Hnautra, David Malgogne, Frederic Hnautra e Kazuma. Un’altra influenza fu il padre di David Belle che aveva una formazione di tipo militare e incoraggiava il ‘methode naturelle’.

Terminologia
Traceur – chiunque pratica il Parkour.
PK, Freerun, Freerunning – altri nomi usati per il Parkour.
Grunt or Newbie – termini usati per coloro che hanno appena iniziato…non sono da intendere comeAssociazione italiana insulti.
Bail or Slam – sbaglio in una mossa, solitamente termina con una spettacolare caduta.
Clan or Crew – termine usato per designare un gruppo di traceur che praticano pk insieme.
Flow – Il ‘sacro graal’ del parkour. È un qualcosa che tutti i traceur tendono a ottenere e corrisponde ad un movimento totalmente fluido su ogni tipo di ostacolo. Quasi come l’acqua che scorre verso la foce e giunge ad un masso: invece di infrangersi contro di esso l’acqua semplicemente gli gira attorno e continua il suo viaggio.

Il parkour è pericoloso?
Il parkour può essere pericoloso nello stesso modo in cui ogni altro sport può esserlo. Uno sport è pericoloso quando si corrono rischi non necessari. Il parkour non dovrebbe mai essere praticato in un ambiente inadatto e un traceur non dovrebbe mai tentare un movimento importante in una situazione in cui non è sicuro di poterlo compiere con successo. I traceur non dovrebbero mai iniziare una corsa in un ambiente che non è stato sottoposto a una valutazione di controllo di tenuta, stabilità e resistenza. Non valutare l’area di atterraggio di un salto può essere un grosso rischio. I più grandi rischi del parkour sono quelli autoinflitti a causa di un insufficiente riscaldamento, defaticamento o adeguato allungamento. La seguente lista ti aiuterà a praticare il parkour nel modo più possibile sicuro.
– Accertati sempre della stabilità di ogni struttura che intendi usare per una corsa, particolarmente se intendi atterrarci sopra dopo un salto.
– Non allenarti in ambienti umidi dove le scivolate possono essere pericolose. Stai attento a superfici scivolose a causa di alghe, muschio, rugiada.
– Stai attento a vetri rotti, filo spinato, bordi affilati di metallo, etc.
– Non fare mai ipotesi: un grande salto può nascondersi dietro un piccolo ostacolo.
– Non provare una mossa impegnativa che non sei sicuro di poter portare a termine. Prima di provare i salti ad una qualsiasi altezza durante una corsa provali a terra.
– Riscaldati sempre in modo completo, incluso lo stretching, prima di allenarti. Stessa cosa finito l’allenamento.

Cinema

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Sono già stati realizzati diversi film che prendono spunto dal parkour. Tra i primi, Yamakasi e Banlieue 13, ma l’esempio più autorevole è Casino Royale, primo film di 007 con Daniel Craig, dove, in quella che è forse la scena più memorabile, James Bond rincorre Sébastien Foucan in persona in un cantiere di lavoro in Africa (vedi foto sotto e filmato). Da non perdere!

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E infine cliccate QUI per vedere le 10 migliori scene di parkour al cinema (c’è anche il suo fondatore!).

LINK

Sui siti italiani ed esteri potrete scoprire i luoghi dove allenarvi: basta registrarsi nelle chat e nei forum. In Rete ci sono le regole di base per imparare, i passi e i salti fondamentali, le precauzioni da adottare.

Ogni sito è corredato da link delle community di tutto il mondo.

Ecco gli indirizzi principali:

http://www.parkouroma.it/ (Roma)

https://www.facebook.com/parkour.it/

http://aptaparkour.it/

www.parkourwave.com/

Francia (i siti dei due creatori):
David Belle: www.davidbelle.com
Sebastien Foucan: http://www.foucan.com/

Inghilterra
www.urbanfreeflow.com

Spagna
www.umparkour.com

Brasile
www.parkour.com.br

Finlandia
www.parkour.fi

Se ne conoscete altri, segnalatemeli!

 

 

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