“Ogni essere umano è parte di un insieme chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualcosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Un’illusione che diventa una prigione. Il nostro compito deve allora essere quello di liberare noi stessi da questa prigione, allargando il nostro circolo di conoscenza e comprensione, sino ad includervi tutte le creature viventi e la natura intera nella sua bellezza“.
Albert Einstein
(nella foto, lo scienziato con il saggio indiano Rabindranath Tagore)
In Acqua tagliente se ne fa più volte riferimento, ma esattamente cosa s’intende per spiritualità? La spiritualità può abbracciare l’aspetto della fede religiosa, ma esiste anche una spiritualità di tipo laico. Nelle parole riportate sopra, Einstein dà la definizione di spiritualità di tipo laico più vicina a come la intendono la maggior parte dei personaggi del romanzo.
I due grandi fiumi della ricerca umana, scienza e spiritualità, sono stati spesso considerati inconciliabili fra loro, soprattutto in Occidente dove, già nell’antica Grecia con la filosofia di Parmenide e nel XVII secolo in Francia con quella di Descartes (Cartesio), si andò verso una separazione sempre più netta fra materia e spirito, scienza e spiritualità. La natura veniva vista come una macchina, operante secondo leggi che potevano essere formulate matematicamente. Purtroppo questo atteggiamento è divenuto un principio guida della scienza occidentale, che ci ha separato dalla natura vivente e ha fornito un pretesto a chi intendeva sfruttare le risorse naturali a scopi scientifici e, più recentemente, soprattutto commerciali.
Tuttavia, con l’arrivo di Albert Einstein e la sua scoperta che la materia è energia, e poi attraverso la fisica quantistica, si andò sempre più constatando che la distanza che separa materia e spirito è soltanto apparente. Non stupisce perciò che molti fisici si avvicinino alla spiritualità e alla religione, tanto da essere considerati i nuovi mistici del nostro tempo.
Del resto, come afferma Fritjof Capra nel primo capitolo del suo saggio Il tao della fisica: “La fisica moderna ci porta a una concezione del mondo molto simile a quella dei mistici di tutti i tempi e di tutte le tradizioni”.
Ma allora in Acqua tagliente troverete risposte a domande come: “La nostra mente può influenzare la realtà?”
Assolutamente no: nel mio libro, come anche in questa sezione del sito, molte delle argomentazioni sia sulla storia, sia sulla scienza, sia sulla spiritualità sono attualmente in fase di verifica (altre non potranno esserlo mai!), e non sono ancora considerate provate dalla scienza ufficiale. Il mio non è un saggio scientifico, bensì un romanzo d’avventura che vorrei fosse innanzitutto avvincente, anche se mi fa piacere pensare che potrebbe indurre a riflettere sulla possibilità di liberarsi da schematismi e automatismi di pensiero per abbracciare anche visioni alternative del della realtà. Nel libro, il personaggio dello studioso Luca Luce si limita semplicemente a non dare nulla per scontato e invita ad ampliare la nostra mente. Il fatto che poi lui sia un credente cattolico non lo ferma né lo impensierisce in quanto, a suo modo di vedere, religione e scienza non sono per nulla in disaccordo, perché hanno scopi differenti: nella religione Luce cerca il mistero; nella scienza delle ipotesi. La pensa in parte come Ervin Lászlό: “La società contemporanea ha bisogno sia della scienza che della spiritualità, la prima per una visione credibile del mondo, la seconda per trovare un significato più profondo nella vita e nell’esperienza.” (per leggere per intero il suo interessante saggio sull’argomento, cliccare su http://www.sintropia.it/italiano/2005-it-3-2.pdf).
A Luca Luce perciò non interessa dare delle risposte, ma incrinare la nostre certezze per darci la possibilità di intraprendere il nostro cammino di crescita personale, perché è nel continuo divenire, attraverso il viaggio, attraverso la ricerca, attraverso i Grandi Interrogativi suscitati dal Mistero che l’essere umano riesce a fare evolvere la propria coscienza.PERCHÉ SCRIVO STORIE DEL MISTERO?
I lettori mi domandano spesso come mai io abbia scelto di scrivere Storie del Mistero e questo mi ha portato a interrogarmi sul perché io sia sempre stato particolarmente affascinato da film, fumetti e libri pervasi dal mistero e perché, quando ho iniziato io stesso a scrivere, mi sia appunto dedicato a storie misteriose.
Cercando una risposta, mi è venuto in aiuto il pensiero di uno scienziato, le cui parole ho riportato in parte in Acqua tagliente, attribuendole al personaggio dello studioso Luca Luce:
“Porti Grandi Domande ti apre
a nuovi modi possibili di esistere nel mondo.
Inspiri aria fresca.
Ti rende la vita più gioiosa.
Perché il vero trucco nella vita non è conoscere le risposte a queste Domande,
il vero trucco nella vita è vivere nel mistero.”
Fred Alan Wolf
(per leggere un’intervista al fisico cliccare su http://www.liberamenteservo.it/modules.php?name=News&file=print&sid=1464)
Credo che, chi di noi si senta attratto da questo tipo di storie, stia in realtà affrontando un percorso di ricerca e di crescita personale che riguarda soprattutto la sfera spirituale. Ci appassioniamo a una storia che sollecita in noi delle Domande perché, nella vita quotidiana, ci poniamo continui interrogativi sul senso e sulla natura della nostra esistenza, senza magari esserne del tutto consapevoli.
Con Acqua tagliente ho anche tentato di rispondere ai molti lettori che mi chiedono: “Credi davvero ai poteri extrasensoriali? Credi alla magia?”. A tali quesiti non sono in grado di rispondere con un sì o con un no, ma nel romanzo ho provato a proporre alcuni dei miei stessi spunti di riflessione. In particolare, negli ultimi anni è proprio la scienza che mi affascina e mi conduce a sempre nuovi interrogativi, a scoprire nuovi modi di vedere il mondo e la realtà.
È stato grazie a scienziati come James Lovelock e Lynn Margulis che ho conosciuto la suggestiva Ipotesi Gaia, dove il pianeta Terra viene visto come un organismo vivente, di cui noi stessi facciamo parte (proprio a tale ipotesi mi sono ispirato per la IV avventura degli Invisibili, L’enigma di Gaia).
Acqua tagliente nasce dunque dalle mie letture sulla fisica quantistica. Ecco alcuni consigli per chi intenda approfondire l’argomento scienza/spiritualità (oltre al già menzionato Tao della fisica):
PER APPROFONDIRE
L’universo elegante: Superstringhe, dimensioni nascoste e la ricerca della teoria ultima
di Brian Greene
Oggi, fisici e matematici lavorano a una delle più ambiziose teorie mai proposte: la teoria delle stringhe. Grazie a essa, lo scontro secolare tra le leggi del grande (la relatività generale) e le leggi del piccolo (la meccanica dei quanti) viene superato a vantaggio di una superiore unità, basata sull’affermazione che tutti gli eventi dell’universo nascono da un’unica entità: microscopici cicli di energia nascosti nel cuore della materia. Per questa capacità di unificare tutte le forze della natura, la teoria delle stringhe è stata definita «la teoria di ogni cosa». Nel suo brillante libro, Greene ricostruisce la storia scientifica e umana che sta dietro la ricerca della teoria definitiva. La teoria delle stringhe suppone una visione dell’universo sconvolgente: le idee su cui si basa (i buchi neri che si trasformano in particelle elementari, universi giganteschi intercambiabili con universi minuscoli) sono rivoluzionarie, in grado di risolvere alcune delle più annose questioni della fisica. L’universo elegante ci illustra le scoperte e i misteri, gli entusiasmi e le frustrazioni di chi indaga la natura di spazio, tempo e materia – e lo fa con un linguaggio accattivante, che rende accessibili i concetti più sofisticati e che permette di avvicinarsi a comprendere come funziona l’universo.
BLEEP – Ma che… Bip… s(app)iamo veramente!?
Centinaia di anni fa, scienza e religione si sono separate, diventando antagoniste nel grande gioco della spiegazione e della scoperta. Ma, in realtà, si tratta di due facce della stessa medaglia. Entrambe aiutano a spiegare l’universo, il nostro posto nel grande disegno, e il significato della nostra vita. Di fatto, possono iniziare a farlo adeguatamente soltanto quando collaborano. Ma che… Bip… s(app)iamo veramente!? è un documentario sorprendente, che si è poi trasformato in un testo di approfondimento (a sinistra, vedete la cover del dvd, a destra, quella del libro). Con l’aiuto di oltre una dozzina di scienziati sperimentali e teorici, film e libro vi guideranno attraverso lo specchio della fisica quantistica, all’interno di un universo che è più bizzarro e vivo di quanto non si sia mai immaginato. E poi vi condurrà ancora oltre, ai margini estremi della nostra conoscenza scientifica della coscienza, della percezione, della chimica del corpo e della struttura cerebrale. A differenza del documentario “L’universo elegante”, in questo caso parliamo di un film in parte “di finzione”, cioè con una storia e degli interpreti che lo rendono più appetibile per il grande pubblico. Questa è la traduzione di brani scelti tratti dal Film, reperibile in dvd: http://www.lamedicinadellaluce.com/nuovofile6.html.
Segnalo inoltre una rivista che nasce appunto da una sintesi fra scienza e spiritualità: Scienza e conoscenza. Non è facile trovarla in edicola, ma è reperibile in molte librerie e biblioteche. Cliccando sulla copertina accederete alla pagina del sito dov’è disponibile un nutrito numero di articoli e interviste su questi argomenti.
Voyager – Ai confini della conoscenza è un programma televisivo di divulgazione di Rai Due nato nel 2003. Analizza soprattutto temi legati a presunti misteri insoluti, alla cosiddetta archeologia misteriosa e alla pseudoscienza.
Condotto dal giornalista e autore televisivo Roberto Giacobbo, già ideatore e autore di programmi di successo come Stargate – Linea di confine e La macchina del tempo, Voyager ha riscosso in breve tempo un notevole successo di pubblico, sebbene il programma adotti spesso un approccio antiscientifico e sensazionalista che lo penalizza un po’ sul versante della qualità. Di recente la domenica mattina si è aggiunto Ragazzi, c’è Voyager: fra le tante suggestive notizie scientifiche, c’è una divertente sezione intitolata “Come fanno i supereroi”, dove è possibile porre domande sui poteri dei nostri eroi preferiti, e se sia possibile riprodurli nella realtà. Alcune delle puntate migliori sono state distribuite su DVD in una collana da edicola.
In Acqua tagliente Luca Luce fa riferimento a un ricercatore italiano, il quale avrebbe scoperto che il DNA emetterebbe una musica! Incollo a seguire l’articolo che a questo proposito trovai sulla rivista Scienza e conoscenza.
Registrato il suono del Dna, la “musica della vita”.
Il suono della vita, una sorta di musica proveniente dai movimenti del Dna, è stato registrato e brevettato per la prima volta da un team di ricercatori italiani e statunitensi guidato da Carlo Ventura, docente di Biologia molecolare dell’università di Bologna, e dal fisico James Gimzewski, dell’università di Los Angeles, California. La scoperta, oltre a essere curiosa, potrebbe in futuro portare gli scienziati a trasformarsi in ‘direttori d’orchestrà capaci di indirizzare le cellule a differenziarsi seguendo un suono di riferimento ben preciso.
Ventura ha illustrato i risultati dei suoi studi in occasione del convegno ‘Aspetti biologici, clinici e sociali dell’allungamento della vita media’, organizzato a Roma dall’Istituto nazionale biostrutture e biosistemi (Inbb). “Il nostro genoma – spiega – è fatto da una miriade di anse, di ripiegamenti che non hanno solo la funzione di ‘impacchettare’ i circa due metri della molecola del Dna in poche decine di millesimi di millimetro di diametro del nucleo. Per molto tempo – aggiunge – si è pensato che queste anse servissero a guadagnare spazio, ma oggi sappiamo che, pur facendo parte del cosiddetto Dna ‘spazzatura’, cioe’ che non codifica alcuna proteina, hanno una precisa funzione di ‘architettura’.
“I ripiegamenti del Dna – afferma l’esperto – sono dinamici nell’assemblarsi e nel disassemblarsi e questo loro muoversi in continuazione viene trasmesso a strutture del citoscheletro fino a creare una vibrazione sulla superficie della cellula. Questa vibrazione e’ compresa nell’arco di frequenze udibili dall’orecchio umano: dunque, non abbiamo fatto altro che sviluppare un approccio in grado di rilevare questi suoni. E quello che emerge e’ che questi rumori sono in qualche modo ‘specifici’ per quello che la cellula sta facendo in termini di espressione di geni, in quel momento”. In futuro i ricercatori mirano a capire se il ‘suono’ puo’ indirizzare le cellule e far comprendere loro cosa fare. In pratica, con il suono giusto si potrebbero impartire precisi ordini. “Bisognerà capire – conclude Ventura – se a differenziamenti specifici corrispondano frequenze sonore specifiche. Qualora fosse cosi’, solo in un secondo momento si potra’ vedere se, facendo ascoltare alla cellula questi suoni, la si potra’ trasformare in quello che vogliamo”.
Fonte: Adnkronos.A seguire, un elenco di link che affrontano alcune delle Grandi Domande sollevate nel libro (si tratta, ripeto, spesso di ipotesi non ancora accettate o in contrasto con la scienza e la cultura “ufficiale”, perciò vanno prese con la dovuta cautela!).
Scienza e Coscienza
Provata scientificamente la sincronizzazione tra i cervelli di due gruppi di persone in meditazione a più di 200 Km di distanza.
Stringhe, iperspazio, universi paralleli: Michio Kaku, nel suo libro Iperspazio, descrive la conoscenza di una delle correnti più affascinanti della fisica teorica: la Teoria delle Superstringhe.
L’evidenza per sostenerla esige un universo di dieci dimensioni. Le tre dimensioni comuni dello spazio (lunghezza, larghezza, altezza) e una del tempo vengono estese a altre sei dimensioni spaziali. IL fisico Edward Witten sostiene che i quark sono costruiti da stringhe. Le superstringhe esistono in uno spazio/tempo di dieci dimensioni. Le sei dimensioni ulteriori sono arrotolate e formano le strutture interne di quark ed elettroni. La misura della scala delle stringhe è 10-33 cm, miliardi, miliardi di volte più piccolo della misura di un protone che è 10-14cm. Per cui vi è una minuscola “pallina” di sei spazi dimensionali associata con ogni punto nel nostro universo di spazio/tempo quadridimensionale.
In principio fu il Verbo o il Dna?
In Acqua tagliente Luca Luce cita la frase di apertura del Vangelo di Giovanni: “In principio era il Verbo” e in sanscrito è scritto nel Nada Brahama: “Il mondo è suono”. Inoltre è notevole l’assonanza fra il termine latino “verbum” (verbo, parola) e il termine italiano “vibrazione”… In breve, lo studioso James Watson si serve di questa citazione per sostenere che forse già le più antiche credenze sostenessero principi simili a quelli della scienza più moderna, come la stessa teoria delle stringhe della fisica quantistica. C’è almeno un’altra scienza che pare giungere alle stesse conclusioni, ed è la cimatica.
CIMATICA: che cos’è?
La cimatica è la scienza che avrebbe dimostrato come il suono abbia il potere di strutturare la materia e come l’universo stesso sia stato generato da una sorta di vibrazione. In realtà la cimatica dà voce a una teoria vecchia come il mondo: dagli antichi testi Veda si evince che “l’universo è un tutt’uno energetico manifestato da vibrazioni”. Tutta la creazione consisterebbe in una sinfonia di suoni, di vibrazioni, in cui le singole parti si inseriscono attratte dalla risonanza con i suoni simili. Quindi la cimatica è una scienza che studia le forme prodotte dalle onde ossia dalle frequenze che possono essere vibratorie, sonore, elettromagnetiche ecc.
Se volete approfondire questa suggestiva scienza andate su http://it.wikipedia.org/wiki/Cimatica e su http://www.mednat.org/new_scienza/cimatica.htm.
La SCIENZA della VITA secondo F. CAPRA
di Elsa Nityama Masetti e Vincent Gambino
Istruzione all’ecologia: imparare a leggere e scrivere ecologico. Fritjof Capra chiarisce in quest’intervista che cosa intende per sostenibilità – parola abusata nel campo, come molte altre. Operativamente ci dice Capra non dobbiamo aggiungere niente o darci da fare vistosamente. Il punto sta anzi nella non interferenza con l’abilità sistemica della vita a sostenere se stessa.
Le nuove fondamenta per una civiltà planetaria
di Ervin Laszlo
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” [Gandhi] La visione emergente del mondo – in senso scientifico – è olistica…
Giordano Bruno e gli infiniti mondi
di Alessio Di Benedetto
“Non siamo più centrali di quanto non lo sia qualsiasi punto dell’universo” . Giordano Bruno – Oggi la meccanica quantistica si riconoscerebbe nelle sue parole da libero pensatore. Ai suoi tempi gli sono costate la vita.
Consiglio infine un sito dove si trovano interessanti riflessioni sui più disparati argomenti: riflessioni http://www.riflessioni.it/.
Il download della mente.
Nuove tecnologie fanno pensare che un giorno potremo caricare informazioni nel cervello da periferiche esterne. Ma gli ostacoli da superare sono tanti, e richiedono progressi fondamentali. Di Gary Stix Futurologi e scrittori di fantascienza prefigurano un’epoca in cui l’attività del cervello si fonderà con quella dei computer. Oggi disponiamo di una tecnologia che usa le onde cerebrali per controllare un cursore o un braccio protesico. Ma ancora non sappiamo fino a che punto potranno progredire le interfacce cervello-macchina. Possiamo ipotizzare di introdurre un testo o un’altra informazione di livello elevato in un’area del cervello dove si formano nuove memorie. Ma gli ostacoli nel realizzare questo compito richiedono progressi fondamentali nella conoscenza del funzionamento del cervello.
Su Le Scienze, gennaio 2009, n. 485, potrete leggere l’approfondito articolo.
La telepatia esiste?
Intenzione di pace: un esperimento globale
di Lynne Mc Taggart
Quando una massa critica di partecipanti all’esperimento medita regolarmente in un’area, l’indice dei reati o dei conflitti armati diminuisce.
Fisico italiano dimostra per la prima volta la Levitazione!
Succede solo su una scala minuscola e invisibile all’occhio umano – per ora – ma in determinate condizioni gli oggetti possono levitare.
La prima dimostrazione, che si e’ meritata la copertina della rivista internazionale Nature, e’ del fisico italiano Federico Capasso, che da anni lavora negli Stati Uniti, nell’universita’ di Harvard.
Capasso, che ha condotto lo studio con il fisico Jeremy Munday, di Harvard, e con Adrian Parsegian, dei National Institutes of Health (Nih) di Bethesda, ha dimostrato che le leggi che tengono uniti gli oggetti possono essere invertite.
Di conseguenza una forza attrattiva come quella descritta nel 1948 dal fisico olandese Hendrik Casimir, puo’ essere trasformata in repulsiva e gli oggetti possono levitare. I primi test sono stati eseguiti utilizzando un dispositivo composto da una microsfera rivestita d’oro e un piatto dello stesso materiale immersi in un fluido di bromobenzene.Le possibili applicazioni saranno su scala nanotecnologica e, secondo gli esperti, potranno aprire la strada ad una nuova generazione di sensori e ”nano-interruttori ”.
(fonte ANSA)
Per approfondire http://koroljov.splinder.com/tag/levitazione.
In Acqua tagliente la giovane Pumpkin percepisce l’energia proveniente dalle piante, condivide le loro sensazioni e, in un’occasione, si serve del suo legame con esse per rintracciare una caverna… Fantascienza? Forse, ma prima di affermarlo, leggete sotto…
Piante intelligenti entrano in rete per inviare segnali di allarme le piante comunicano tra loro per segnalare situazioni di pericolo.
Un’équipe di ricercatori nei Paesi Bassi ha scoperto che le piante dispongono di propri “sistemi di chat” per informarsi reciprocamente sui pericoli imminenti.
Se le piante sono generalmente considerate organismi passivi in attesa di essere sradicati o mangiati, gli scienziati hanno invece scoperto che molti vegetali passano il tempo comunicando tra loro. È stata infatti identificata una sorta di rete di comunicazione interna che permette alle piante di scambiare informazioni in modo efficiente.
Molti vegetali come la fragola, il trifoglio, la canna e la castalda non si riproducono tramite semi, ma crescono producendo steli orizzontali, chiamati stoloni, in superficie o nel terreno. Grazie agli stoloni le singole piante sono unite tra loro per un certo periodo di tempo, condividendo informazioni attraverso questi canali interni in modo molto simile alle reti informatiche.
La ricerca sperimentale ha inoltre consentito agli scienziati di dimostrare come le piante di trifoglio si avvalgano dei legami della rete per comunicare l’avvicinamento di nemici e incrementare in questo modo le possibilità di sopravvivenza.
Tratto da http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5618.
Anche le piante hanno una vita sociale.
Le piante interagiscono e comunicano con i propri simili in base a modalità ancora sconosciute, forse segnali chimici.
Le vecchie foglie trasmettono informazioni a quelle giovani
Leggete l’articolo su http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/06_Giugno/14/vita_sociale_piante.shtml.
Le vecchie foglie trasmettono informazioni a quelle giovani.
Le foglie delle piante immagazzinano ricordi e li tramandano di generazione in generazione. Queste sono le conclusioni di uno studio pubblicato su Nature. Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Sheffield, autori della ricerca, prima di staccarsi dalla pianta e morire ogni vecchia foglia trasmette alle foglie appena nate una quantità di informazioni relative alla luce, all’umidità e al livello di anidride carbonica presenti nell’ ambiente in cui vive la pianta. Grazie a queste informazioni le nuove foglie modificano e adattano il numero di pori presenti sulla loro superficie per trovare il migliore adattamento possibile all’ ambiente in cui si trovano. Trafiletto tratto da: http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/20/vecchie_foglie_trasmettono_informazioni_quelle_co_0_0105207990.shtml.
Anche le Piante Parlano e Comunicano fra di loro; non solo, ma sono sensibili alla musica e al rumore.
Leggete l’articolo su http://www.mednat.org/piante_parlano.htm
Ma le piante ascoltano la musica?
Un produttore, un musicista e due agronomi un po’ “speciali” pensano di si’. Ed hanno creato un disco fatto apposta per le nostre amiche verdi.
Leggete l’articolo su http://www.vivaioclorofilla.it/html/giardini_malepianteascoltano.htm
La vita segreta delle piante by Peter Tompkins – Christopher Bird Le piante sono fondamentali per l’esistenza e la qualità della vita dell’uomo. Una lunga tradizione di studi dimostra che anche le piante provano emozioni, comunicano attraverso i profumi e i colori, entrano in contatto con l’uomo grazie ad una misteriosa percezione extrasensoriale. Peter Tompkins racconta gli studi e le scoperte, si avventura nei meccanismi sottili e invisibili del mondo vegetale.
COSA ACCADDE DAVVERO 12.000 ANNI FA?
In Acqua tagliente Luca Luce fa riferimento a una teoria non accettata dalla “scienza ufficiale” (e perciò da prendere con l’opportuna cautela): “lo scorrimento dei poli terrestri”. Il libro che sta alla base di tale teoria è il seguente.
Lo Scorrimento della Crosta Terrestre: Lo spostamento dei Poli e la fine delle Antiche Civiltà.
di Charles Hapgood
Con la prefazione di Albert Einstein.
Il libro di Charles Hapgood sulla teoria dello scorrimento ella crosta terrestre, avallata da Albert Einstein e usata da Graham Hancock come base per il suo celebre testo Impronte degli dèi.
In Acqua tagliente Luca Luce riferisce che una delle teorie di come si sia verificato il Diluvio Universale sarebbe da attribuirsi a un corpo celeste transitato nel Sistema Solare all’incirca 12.000 anni fa. Esistono prove scientifiche? In parte. Ecco alcuni siti interessanti:
esplosione Vela F: http://www.encyclopedia.com/doc/1O80-VelaSupernovaRemnant.html
Il cataclisma di Atlantide: l’ipotesi del killer stellare
di Pier Giorgio Lepori
per Edicolaweb
Sul sito dell’autorevole rivista di divulgazioni scientifica Focus esiste un forum di discussione sull’argomento: Cosa successe veramente 12.000 anni fa?
Torna al libro ACQUA TAGLIENTE